Il 12° Premio Cairo
Al Palazzo della Permanente a Milano si è tenuta la 12ma edizione del Premio Cairo, la manifestazione legata al mensile Arte, promossa dall’editore Urbano Cairo a sostegno della giovane arte.
Come già l’anno scorso anche per questa edizione, curata da Luca Beatrice, la condizione obbligatoria per concorrere al Premio è l’assoluta originalità del lavoro presentato dall’artista, che non deve essere stato esposto o pubblicato in precedenza. Nessun vincolo o direttiva invece per quanto riguarda i linguaggi e le tecniche impiegate dagli artisti che hanno avuto a disposizione per realizzare il proprio progetto uno spazio di dimensioni uguali per tutti.
Gli artisti selezionati
Gli artisti selezionati sono:
Roberto Amoroso, Emanuele Becheri, Riccardo Benassi, Fatma Bucak, Guglielmo Castelli, Umberto Chiodi, Coniglioviola, Francesco De Molfetta, Matteo Fato, Laura Giardino, Svitlana Grebenyuk, Dario Guccio, Michele Guido, Iva Kontic, Giovanni Ozzola, Luana Perilli, Giuliano Sale, Gaia Scaramella ,Cristiano Tassinari, Eugenio Tibaldi
La giuria
La Giuria era composta da: Flavio Arensi, Critico d'arte e direttore scientifico del progetto SALe (Spazio Arte Legnano); Michele Bonuomo, Direttore del mensile Arte; Guido Curto, Direttore dell'Accademia Albertina di Torino; Gianfranco Maraniello, Direttore di MAMbo Museo d'arte moderna di Bologna; Marco Pierini, Direttore della Galleria Civica di Modena; Patrizia Sandretto Re Rebaudengo, Presidente Fondazione Sandretto di Torino.
Il Vincitore
Giovanni Ozzola è il vincitore della 12ma edizione del Premio Cairo, la manifestazione legata al mensile Arte, promossa dall’editore Urbano Cairo a sostegno della giovane arte.
L’opera inedita che ha messo d’accordo la giuria si intitola: “Don’t ask me ask yourself” ed è composta da 2 stampe digitali, che misurano 150x265 cm ciascuna.
Urbano Cairo, presidente della Cairo Editore e Giovanni Ozzola, vincitore del 12° Premio Cairo.
Don’t ask me ask yourself, 2011 stampe digitali, cm 150x265 cad.
stampe digitali, cm 150x265 cad.
L'opera premiata
Giovanni Ozzola utilizza la fotografia digitale per realizzare stampe di grandi dimensioni dove protagonista è la luce, immortalata nei diversi attimi della giornata, al mattino e al tramonto, o scorsa al di là di una saracinesca. La luce è intesa dall’artista come spazio, come luogo della percezione visiva.
La motivazione
La Giuria ha indicato la seguente motivazione:
"Giovane età, buon curriculum, esecuzione suggestiva, fotografia pregnante. Nel lavoro fotografico si raggiunge il momento culminante di un percorso che da diverso tempo indaga il tema classico del paesaggio e della luce."