Daniele Marzorati
24° Premio Cairo
Nato a Cantù (CO) nel 1988. Vive e lavora a Milano.
MOSTRE
2022 La natura e la preda. Storie e cartografie coloniali, PAV, Torino.
2022 Cercando di far conoscenza con Omo e Giuba, Edicola Radetzky, Milano.
Sono corpi reali, vissuti, tangibili e ingombranti i soggetti con i quali si confronta Daniele Marzorati nel suo Atlante del corpo coloniale, indagine poetica e delicata sulle tracce del colonialismo italiano all’interno di musei di storia naturale, archivi, erbari e giardini botanici. In questi luoghi anacronistici l’artista si sofferma su teste o parti di animali tassidermizzati oppure su campioni di piante esotiche raccolti in diverse parti del mondo a inizio Novecento. Anche Off the darker to the lighter #2, la grande fotografia analogica in bianco e nero realizzata per il Premio Cairo, fa parte di questa ricerca. Il soggetto è la testa tassidermizzata di un elefante ucciso durante un safari in Kenya nel 1939 da Italo Balbo, allora governatore generale della Libia. Inizialmente esposto a Tripoli come trofeo, l’oggetto giunge al Museo di storia naturale di Udine nel 1956, donato dalla vedova del gerarca fascista, ed è qui che viene fotografato da Marzorati, con un’inquadratura e in un contesto spaziale che ne amplificano l’attrattiva e la carica simbolica. Completamente decontestualizzata, in un primo piano ravvicinato su uno sfondo anonimo e ipercivilizzato di scaffalature,
scatole e fogli d’archivio, la testa di elefante attiva qui una serie di riflessioni sulla storia coloniale e i suoi ruoli di potere, sulle relazioni tra oggetto, spazio e tempo in un’immagine e sulle possibilità, sia estetiche che semantiche, innescate da un loro sovvertimento.
Manuela Brevi
stampa alla gelatina d’argento, cm 160x130